Pillole di cultura finanziaria

Spunti per informarsi, capire e acquisire coscienza delle proprie scelte in campo finanziario.

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mercoledì 14 settembre 2011

"Sciurbì e sciuscià u nu se po fà" (proverbio ligure)



"Sciurbì e sciuscià u nu se po fà"
Sorbire e soffiare non si può fare

Non ce ne vogliano i nostri lettori per questa trascrizione probabilmente non corretta, ma oggi vorremmo partire da un famoso e bellissimo proverbio ligure. Crediamo molto nella saggezza (forse elementare ma comunque reale) dei proverbi e questo ci pare particolarmente indicato in merito ad un particolare aspetto del momento che stiamo attraversando.

Premessa: NON vogliamo fare in alcun modo fare politica.

Tuttavia ci pare davvero macroscopico quanto sta accadendo nelle stanze del potere particolarmente nel nostro paese, ma anche in tanti altri del mondo occidentale.

Riteniamo infatti che TUTTA la classe politica particolarmente dell'area mediterranea (dall'estrema destra all'estrema sinistra) sia stata assolutamente incapace (in tanti anni) di muoversi coerentemente all'evolvere dei tempi ed agire di conseguenza. O meglio che non abbia avuto la volontà di agire come in fondo sapeva benissimo di dover fare.

Il problema tragico del debito pubblico non è nato tre mesi fa. E' una sorta di cancrena sociale che è nata quando il paese e l'economia si basavano su idee e presupposti che ormai appartengono al medioevo. La colpa che ci pare gravissima non è stata quella di avere fatto scelte magari sbagliate. La colpa è quella di NON aver fatto scelte.

Chi evocando nei cittadini questa o quella paura, chi demonizzando i propri avversari fino alla noia, chi ricorrendo alla retorica, chi facendo bandiera (magari non elegantissima) di una non corretta interpretazione del detto "In medio stat virtus", chi ancora ha proposto soluzioni che hanno fatto (e ancora allegramente fanno) fuggire i capitali all'estero (per favore: è scorretto ma bisognerebbe proporre misure che siano realistiche altrimenti altro che cancro dell'evasione fiscale), tutti gli schieramenti hanno fatto come quella massaia che invece di faticare per raccogliere la polvere la nascondeva sotto al tappeto. Tanta demagogia a caccia del facile consenso, ma fatti (risolutivi) zero. Il concetto semplice ma efficace di "tira e molla" si è semplificato in un lungo, estenuante, noioso, inefficace: "tira e basta". E intanto il debito pubblico saliva.

Basta vedere quanto accaduto nel nostro paese, o negli USA, o in Finlandia, o in Germania, o in Grecia o... dove volete. Debito sì o debito no, ma quando si parla di voti la copertina è sempre troppo corta e la demagogia dilaga. Forse non in Cina dove decidono e agiscono sicuramente senza tanti problemi. Pare però che lì abbiano (anche) un concetto di democrazia un po' diverso.

Oggi però c'è qualcuno che di tutto questo si è stufato e sono i mercati. Non a caso una vecchia definizione li identifica in modo abbastanza eloquente: "I mercati sono il peggior sistema... dopo tutti gli altri."

Oggi il tempo della demagogia è finito e occorre mettere mano al più potente aspirapolvere per fare pulizia a fondo sotto il tappeto e cambiare per sempre sistema.

Consigliamo caldamente la lettura di questo articolo:


Cordiali saluti a tutti voi.

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